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Forse il titolo è un pò riduttivo, qui non si è trattato solo di sopravvivere al trasloco, ma di sopravvivere ad una serie di eventi super stressanti: acquisto casa, pratiche catastali, frazionamento e ristrutturazione casa e infine il trasloco.
Sono giorni che sento dire “se vuoi augurare il male a qualcuno, auguragli il trasloco”. Bene, forse in parte è vero, ma a tutto c’è una soluzione. Noi vi raccontiamo la nostra esperienza e speriamo che possa essere un punto di partenza per tutti voi che vi avvicinate ad una nuova casa.
Divideremo l’articolo in alcuni punti.
1. Sopravvivere al trasloco non è possibile con il “fai da te”
Potete provare quanto volete, ma se si parla di una casa in cui vivete da anni e anni, pensare al trasloco in autonomia è un’impresa impossibile.
A prima vista la prima cosa che viene da dire è “Ma dai alla fine non è tanta roba…”, cosa di cui vi dovrete ricredere appena inizierete a fare gli scatoloni. In alcuni casi l’aiuto di chi fa questo mestiere da tanti anni è essenziale. E la cosa a cui vi diciamo di non rinunciare è un trasloco tutto incluso, ovvero, dove pensa a tutto la ditta: materiale, riempimento scatole, catalogazione, smontaggio e rimontaggio mobili. Tutto questo vi eviterà di riempire casa di scatole le settimane prima della data ufficiale del trasloco, ma soprattutto vi eviterà di perdere un milione di cose nei meandri degli scatoloni, che a volte sembrano essere senza fondo.
2. Liberatevi delle cose futili
Una delle cose fondamentali per sopravvivere al trasloco è quella di ELIMINARE.
Prima della data del trasloco (parecchio prima), cominciate a disfarvi delle cose che non utilizzate: vestiti, oggetti, arredamento ormai da buttare, elettrodomestici rotti, insomma tutto quello che può tranquillamente finire a miglior vita. Questo è un passaggio assolutamente da non sottovalutare perché vi consentirà di essere più liberi da scatole una volta trasferiti.
3. Fate un piano di disposizione dei mobili
Fondamentale sia per voi che per la ditta dei traslochi. Sapere esattamente dove dovranno andare tutti quanti i mobili vi eviterà di perdere tempo a deciderlo nel momento del rimontaggio e soprattutto, come dicevo al punto 2, di portare mobili che non vorrete più usare o che non entrano.
Per il piano dei mobili dovrete sapere le misure di tutte le stanze e anche dell’arredamento, per capire se riadattabile. Questo sia nel caso in cui porterete da una parte all’altra mobili o che li comprerete tutti nuovi, è ovvio 🙂
4. “A portata di mano”
Questa è la dicitura che avranno tutti gli scatoloni che vorrete vicino a voi sin dal primo momento in cui entrerete a casa nuova.
Cosa ci metto dentro? L’essenziale e qualcosina in più 🙂 Prevedete una scatola per ogni stanza.
Cucina: suppellettili necessari, stoviglie, pentole, scatolame, posate, bicchieri.
Camera da letto: cuscini, coperte, lenzuola, pantofole, pigiama.
Bagno: tappetino, asciugamani, saponi, dentifricio, deodorante e tutto il necessario per la toeletta.
5. Foto ricordo
No, non parliamo della foto strappalacrime della casa che non vedrete più. Fate una foto a tutto quello che dovrà essere rimontato e riarredato. Una foto alla libreria, una foto alle composizioni di quadri e una foto anche ai pensili della cucina. In questo modo non avrete sorprese tirando fuori mobili e oggetti dalle scatole: “E questo dove stava??”
6. Siate felici
Cosa ci ha permesso di sopravvivere anche quando eravamo sommersi da tre file di scatoloni alti fino al soffitto? La felicità. Finalmente ce l’abbiamo fatta. Una casa tutta nostra, proprio come l’abbiamo desiderata, che ci ha ripagato di tutti i sacrifici fatti.
Se si sta facendo un trasloco è senza dubbio per andare incontro a qualcosa di migliore… bene, pensate a quel finale migliore e niente sarà stressante.
Nel prossimo articolo vogliamo raccontarvi un pò tutto quello che ci è successo in questo periodo di assenza, ce n’è davvero per ogni sezione del blog 🙂