Vi presento un’idea, o meglio un vero e proprio studio, di come recuperare un sottotetto in mansarda abitabile.
Tutto nasce da noi, ed è qui che ci tengo a fare una piccola premessa.
Chi ci segue, sa che la nostra storia è fatta di lontananza. Siamo sempre stati separati, dapprima perché provenivamo da due città diverse, poi per motivi lavorativi. Ad ogni modo quasi tutto il nostro primo anno di matrimonio l’abbiamo passato con la nostra fedele amica “lontananza”. Da qui l’idea di trovare un piccolo spazio che potesse essere nostro, anche solo per il week end.
Ecco così l’idea di recuperare il sottotetto dell’appartamento dei genitori di Ale e trasformarlo in una piccola mansarda abitabile.
Perché recuperare il sottotetto? Che significa? Non basta solo ristrutturarlo?
Purtroppo no. I sottotetti nascono per essere non abitabili, ma per essere utilizzati come locali accessori. Esistono però delle leggi regionali specifiche per il recupero dei sottotetti per fini abitativi. Nello specifico nel Lazio la LR 13/2009, che previa verifica dell’esistenza dei parametri minimi indicati dalla stessa, consente il recupero dei sottotetti per fini abitativi, ma di questo parleremo in un altro articolo.
Il nostro progetto per una mansarda abitabile
Il progetto è molto semplice. L’appartamento all’ultimo piano dei genitori di Ale, prevedeva una scala interna di collegamento al sottotetto, anche se quest’ultimo aveva comunque un ingresso indipendente (per fortuna 🙂 ).
Eliminando la scala e ricucendo l’apertura del solaio ho creato le due unità immobiliari separate. Decisamente troppo facile.
La planimetria ante operam aveva due stanze, una zona di distribuzione centrale che si affacciava su un piccolo terrazzino ed un servizio.
Demolendo le pareti della stanza vicino la porta di ingresso, e attrezzando la parete del disimpegno con una cucina Ikea Voxtorp ed alcuni armadi a muro su misura, ho ricavato una zona living aperta sulla cucina con accesso al terrazzino che rende tutto molto luminoso. Per il bagno che, non potendosi più affacciare direttamente nella zona living-cucina e non avendo lo spazio per realizzare un antibagno, ho previsto un ingresso esclusivo dalla camera, prevedendo una ristrutturazione completa. Come ultimo accorgimento, ho pensato di riutilizzare lo spazio del sottotetto inclinato per inserire una piccola cabina armadio che mi consentisse di eliminare l’armadio a vista.
La cosa più importante del progetto, è che tutto è stato pensato per rendere l’intervento più economico e funzionale possibile.
Lo so, vi state chiedendo, ma allora l’avere fatto? Lo saprete nelle prossime puntate… 🙂